Psicologa

La titolare e psicologa, nella veste di coordinatrice, progetta e accerta la qualità educativa del servizio. Nello specifico svolge i seguenti compiti:Verifica la validità dei programmi educativi e didattici, valuta quindi se sono adeguati e coerenti con i bisogni e le capacità dei bambini presenti in struttura; Definisce la metodologia di lavoro, organizza le attività, valuta le competenze e i diversi compiti richiesti agli educatori, programma riunioni di equipe, si occupa della formazione del team, crea momenti di osservazione specifica; Cura le modalità di inserimento dei nuovi iscritti e tutto ciò che riguarda la relazione con i genitori come ad esempio colloqui individuali, riunioni.Referenza per interventi specialistici altri (Pediatra, assistente sociale, sicurezza, …) Possiamo affermare, che il coordinatore è una figura chiave che fa da ponte tra gli educatori e il responsabile, tra le famiglie e gli educatori, tra le famiglie e il responsabile.

 

Educatrici

Il nostro gruppo di lavoro si compone di educatrici qualificate che vantano molti anni di esperienza nel campo dell'infanzia. Il personale educativo è idoneamente formato per operare nella nostra struttura, che viene regolarmente supervisionata dalla vigilanza ASL. Inoltre sono organizzati percorsi formativi annuali extra rispetto alla formazione obbligatoria, per mantenere alto il livello di preparazione di tutto il personale. Tutto ciò in totale sinergia con i genitori per raggiungere un unico importante obiettivo comune: il benessere di ogni singolo bambino che ci viene affidato.

 

Pediatra

Tra le sue funzioni fondamentali, ci sono il servizio di sorveglianza sanitaria in caso di malattie infettive, la verifica del rispetto dell’obbligo vaccinale, il controllo sul servizio mensa anche per quanto riguarda il rispetto delle tabelle dietetiche e una serie di attività di informazione ed educazione alla salute nei confronti sia del personale scolastico che delle famiglie.

In base al regolamento sanitario, che il medico deve applicare, è inoltre previsto l’allontanamento del bambino in caso di sintomi tra cui febbre sopra i 38° C, tosse persistente con difficoltà respiratoria, sospetta congiuntivite, esantema. Il piccolo sarà riammesso al nido solo con certificazione medica che ne attesti l’avvenuta guarigione, a prescindere dalla durata dell’assenza. In tutti gli altri casi il certificato medico va presentato solo se l’assenza supera i cinque giorni consecutivi, compresi i festivi. Il certificato va richiesto al pediatra di base.